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PENSIERI APERITIVI

LA SALUTE DEL PIANETA E LA NOSTRA SALUTE

 

dott.ssa Stefania Melica

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A CHE PUNTO SIAMO

Gli studi, le ricerche, le statistiche attuali ci informano quotidianamente dello “stato di salute” del Pianeta, di cui in gran parte siamo responsabili. Sono evidenti i danni gravissimi che stiamo arrecando alla biodiversità; non si tratta di novità, perchè è da tempo che se ne parla, ma è bene ricordarselo ogni tanto: riscaldamento globale, estinzione di specie viventi, deforestazione, monocolture e raccolti eccessivi, inquinamento dei mari, sversamento in acqua di rifiuti di ogni genere… e gli innumerevoli incendi che si propagano su tutto il pianeta e che hanno distrutto enormi quantità di foreste, in quasi tutti i continenti. Le piante ci forniscono cibo ed ossigeno, eppure continuiamo a deforestare le zone che ne sono più ricche: negli ultimi 30 anni sono stati deforestati 420 milioni di ettari di terreni e purtroppo.. senza alberi non può esserci la vita. Non dimentichiamo che essi assorbono quell’anidride carbonica che noi produciamo in quantità sempre maggiore e, considerando che l’albero più alto del mondo, una sequoia californiana di 100 metri ha assorbito nel corso della sua vita 1400 tonnellate di CO2 e che l’umanità ne produce 1400 tonnellate al minuto!!!.....dobbiamo iniziare a preoccuparci.

Non solo, alterando l’equilibrio del pianeta e delle specie viventi, si altera l’equilibrio dei virus che esse ospitano, favorendone la propagazione a ritmi velocissimi e incrementando la proliferazione di superbatteri capaci di resistere perfino agli antibiotici. La biodiversità offerta gratuitamente dalla natura rappresenta una fonte infinita di sostanze terapeutiche utili in medicina come  antidolorifici, antibiotici, anticoagulanti e il suo deperimento conduce a un esaurimento delle sostanze con cui ci possiamo curare.

Oltre all'ossigeno, il requisito fondamentale per la vita è l'acqua e non si tratta solo della vita umana, ma della sopravvivenza di tutti gli organismi viventi della biosfera terrestre: la struttura e la funzione delle cellule biologiche in tutte le forme di vita necessitano dell’acqua come “solvente” indispensabile per supportare le reazioni biochimiche che forniscono la vita. Quindi, senza acqua, non c’è vita!

Dobbiamo prendere coscienza che i nostri comportamenti e la noncuranza delle loro conseguenze, stanno generando stress ambientale che esaspera l’impatto della crisi del cambiamento climatico in atto, mettendo a rischio il futuro dell’umanità e incrementando di circa mille volte l’avvento di una probabile sesta estinzione di massa; questa indifferenza ricade negativamente sulla nostra salute.

«Per convivere bene con la Terra e sopravvivere a questo secolo dobbiamo capire che noi e tutti gli esseri viventi, dai batteri agli alberi, dalle amebe alle balene, siamo parte di questo grande e vivente Sistema Terra. Più importante ancora, dobbiamo agire in prima persona senza aspettarci che gli altri facciano quanto spetta a noi … Noi determiniamo tutto quello che facciamo e dobbiamo tenerlo a mente[1],» . La rete della vita e il processo dell’evoluzione sono il risultato di una collaborazione simbiotica altamente organizzata fra tutti gli esseri viventi. Nel nostro caso, le azioni collettive di sette miliardi di persone su questo pianeta hanno creato dei precedenti pessimi e indifendibili; le opzioni dell’umanità sono chiare: possiamo continuare a fare come stiamo facendo ed imboccare la strada dell’estinzione, oppure possiamo cambiare il nostro stile di vita.

Il Pianeta Terra è un organismo del quale facciamo parte, non è qualcosa che possiamo gestire come se fosse un nostro giardino; siamo figli della terra e del cielo, non padroni e se continuiamo a deturpare l’ambiente, come se ci appartenesse, non facciamo altro che peggiorare la nostra condizione di vita, perché la Natura continuerà ad esistere comunque e ad alimentare ciò che ha creato. Se impariamo ad ascoltarla e accettiamo di farne parte con umiltà, consapevoli che è molto più grande di noi, allora compiamo un primo passo verso la sopravvivenza della nostra specie e possiamo auspicare alla nostra evoluzione.

 

LA SALUTE

La salute è una soltanto: non esistono tante “salute” quanti sono gli esseri umani, gli animali e le piante sulla terra; è come una linfa che ci attraversa tutti: quella di ciascun uomo, di ciascun insetto, animale, vegetale, in qualunque angolo sperduto della terra è strettamente interdipendente da quella di tutti gli altri elementi /abitanti del pianeta[2]. Se lo vogliamo, collettivamente e armati di consapevolezza, possiamo partecipare alla creazione di un futuro sostenibile in cui tutti possiamo prosperare. Siamo cresciuti convinti di essere i padroni dell’universo e di essere al centro del mondo… questo modello va superato a favore di un modello olistico che riconosca le interconnessioni fra le diverse componenti del sistema: uomini, animali, piante ed ambiente. Dobbiamo cambiare paradigma e comprendere che la salute è un bene imprescindibile che si sviluppa ed evolve come un sistema integrato. È per questo che è ora di convincerci che conoscenza, saperi, scienza, ricerca… vanno affrontati con sinergia, collaborazione e apertura all’innovazione per superare le credenze tramandate dal passato, spesso obsolete e riduttive. Le leggi della fisica classica, deterministiche e limitate all’interno di una visione riduttiva della realtà, sono oggi superate dalle teorie della fisica quantistica[3] la quale, dimostrando l’esistenza del libero arbitrio e della coscienza, riconosce all’uomo il potere di scegliere il proprio percorso di vita e di provvedere alla propria salute consapevole del potere che intenzionalità e pensiero hanno sulle cellule. Auto-guarirsi non è impossibile come spesso la medicina tradizionale ci porta a credere, ce lo insegnano epigenetica[4] e fisica quantistica: il nostro corpo funziona come un sistema integrato e, quando si allinea e sintonizza con il sé autentico, acquisisce possibilità illimitate di creare equilibrio e omeostasi che assicurano salute e benessere psicofisico.

Tutti gli organismi che appartengono al Pianeta utilizzano come mezzo di comunicazione l’energia in forma di vibrazioni; la capacità di percepire le buone e le cattive vibrazioni attraverso l’ascolto e la sintonizzazione con le proprie frequenze vibratorie  è necessaria per creare quella rete funzionale all’interno dell’organismo, utile a facilitare i processi di rigenerazione metabolica delle cellule e favorire la salute. 

Se osserviamo il funzionamento delle nostre cellule infatti, ci rendiamo conto che per comprenderlo dobbiamo considerare l’attività di tutti i loro componenti in un dato momento, intrecciati in una complessa ragnatela di «loop comunicativi». Secondo l’epigenetica i processi biologici si attivano a seconda dei segnali informazionali che le cellule ricevono dall’ambiente.  Questo ci porta ad ipotizzare che una disfunzione biologica possa essere causata da un errore di comunicazione in un punto qualunque lungo il percorso del flusso di informazioni. Se si cambia la concentrazione di una qualsiasi proteina in una cellula, questa variazione andrà ad influenzare anche comportamento e funzioni di tutte le altre proteine presenti nella rete di cui quella cellula fa parte. Quindi, cambiando le caratteristiche dell’ambiente, è possibile influenzare la biologia delle nostre cellule. Questo approccio di tipo olistico ci porta a considerare l’ipotesi che la malattia non sia dovuta esclusivamente all’inefficienza di meccanismi biochimici, ma possa essere causata da una combinazione di cause ambientali (mentali, fisiche, emotive e spirituali) che ne influenzano il funzionamento.  

 

BIBLIOGRAFIA

I. Capua “Le meraviglie e la trasformazione. Verso una salute circolare” ed. Mondadori, Milano 2021

I. Capua  “Salute circolare” ed. Egea, Milano 2019

F. Faggin “Irriducibile. La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura” ed. Mondadori, Milano, 2022

F. Faggin “Oltre l’invisibile”. Dove scienza e spiritualità si uniscono” ed. Mondadori, Milano, 2024

B. Lipton  “Acqua, acqua ovunque e neanche una goccia da bere” News Letter marzo 2024 (traduzione in italiano da internet)

B. Lipton “La biologia delle credenze. Come il pensiero influenza in DNA e ogni cellula” ed. Macro, Cesena (Fc), 2022

J. Loveloch, G. Peace Prize Award event 2000, «Dialogue Session: Dr. James Loveloch Meets Young People» 

 

“Neuroscienze in movimento per comprendere e migliorare l’essere umano”, Armando ed, Roma 2019

Il testo si configura come un “viaggio” che, a partire dai risultati delle più recenti ricerche in ambito neuroscientifico, rivisita l’uomo nella sua unitarietà organismica ed affettivo-relazionale in interazione con l’ambiente delineandone con una visione innovativa, il fio conduttore. L’autrice analizza il processo di sviluppo dell’uomo, andando a “scavare” nel profondo del cervello e nella psiche, studiandone le basi genetiche, biologiche e biochimiche, fino all’affascinante mondo delle relazioni per comprendere che dentro di noi è inscritto il principio dell’omeostasi e possiamo tendere all’autonomia

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[1] James Loveloch, Goi Peace Prize Award event 2000, «Dialogue Session: Dr. James Loveloch Meets Young People» 

[2] I. Capua  “Salute circolare” ed. Egea, Milano 2019

[3] Si faccia riferimento alle teorie di Federico Faggin esplicitate nei suoi testi (v. bibliografia allegata)

[4] Epigenetica “ al di spora dei geni”, studia i meccanismi molecolari per mezzo dei quali l’ambiente controlla l’attività dei geni. Intende comprendere come la cultura (esperienze di vita, interazioni sociali, nutrizione, atteggiamenti mentali), plasmi la natura (intesa come caratteristiche controllate dai geni)

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